La corsa dell’oro è sulla bocca di tutti e dall’inizio dell’anno ha guadagnato il 34%. L’oro è sempre stato affascinante per molte ragioni ed è famoso il detto che “l’oro non perde mai di valore”. E’ veramente così ed è saggio investire in oro ?
Ricordo che io non sono un venditore di oro o di altri strumenti finanziari. Questa condizione mi permette di esprimere un parere libero e disinteressato.
Prima di iniziare a parlare di oro, è bene ribadire il concetto che qualsiasi strumento d’investimento deve rispondere agli obiettivi di un investitore e alla sua propensione al rischio. Gli strumenti sono sempre l’ultima cosa da scegliere. Ne parlo in maniera approfondita in questo articolo: https://www.maurodipancrazio.it/2023/07/05/il-migliore-investimento/
L’oro non ha valore intrinseco
L’oro è uno strumento di natura speculativa, perché non ha valore intrinseco. Spiego meglio questo concetto.
Quando deteniamo l’azione di una società , il suo valore cresce perché l’azienda produce flussi di cassa dalla vendita di beni e servizi. Con un’obbligazione, c’è una produzione di valore perché vengono pagati degli interessi: io ti presto del denaro e tu, per questa cosa, mi paghi degli interessi.
Nell’oro, tutto questo non c’è. La sua crescita dipende, come per tutte le materie prime, dalla logica della domanda e dell’offerta. Dobbiamo solo sperare e quindi “scommettere”, che in futuro ci sia qualcuno disposto a pagarci un prezzo superiore rispetto al nostro prezzo di acquisto.
Il concetto del valore intrinseco è basilare per differenziare strumenti d’investimento e di natura speculativa.
Investire in oro nella storia: un viaggio tra alti e bassi
L’oro fin dall’antichità è stato utilizzato come mezzo di scambio ed è riconosciuto universalmente per la sua scarsità e per la capacità di conservazione.
Come investimento è da sempre considerato un bene rifugio malgrado abbia avuto un andamento molto particolare nel corso della sua storia. Una storia fatta di alti e bassi e tempi di recupero siderali.
Fino al 1971, il prezzo dell’oro è rimasto fisso, riflettendo il suo ruolo centrale nei sistemi monetari. Durante l’era del “gold exchange standard”, il valore della moneta e la sua quantità in circolazione erano direttamente collegati alle riserve auree detenute nei forzieri centrali. In quel periodo, la moneta era teoricamente convertibile in oro.
Dal 1971 l’oro iniziò a fluttuare liberamente segnando una crescita fino al 1980. Il suo valore passò da 35 dollari l’oncia a 850. Un impressionante più 2285 % in valore nominale !
Dopo questa mirabolante crescita ci fu un lungo periodo di declino con il prezzo che crollò del 70% nei due decenni successivi, raggiungendo il minimo di circa 250 dollari nel 1999. Servirono ben 27 anni perché l’oro recuperasse i livelli del 1980, dimostrando quanto i tempi di recupero possano essere lunghi.
Un’altra caduta significativa si è verificata dopo il picco del 2011, quando l’oro raggiunse i 1920 dollari l’oncia, alimentato dall’incertezza globale e dalla crisi finanziaria. Nei quattro anni successivi, però, il prezzo scese di oltre il 45%, toccando un minimo di 1050 dollari nel 2015. In questo caso, il recupero fu più rapido, ma ci vollero comunque 9 anni per tornare ai livelli del 2011, raggiunti solo nel 2020.
Anche nei decenni precedenti ci sono stati episodi significativi. Negli anni ’70, l’oro ha avuto una caduta importante tra il 1974 e il 1976, perdendo il 50% del valore prima di riprendersi nel 1978. Più recentemente, tra il 2020 e il 2022, dopo aver toccato un massimo storico di 2075 dollari, l’oro ha perso circa il 20%, ma ha recuperato in soli tre anni. Dal recupero avvenuto nel 2023 ad oggi il prezzo dell’oro in dollari è cresciuto del 30 %.
Facciamoci aiutare da un grafico: siamo ancora sicuri che l’oro non perde mai di valore ?
Quali sono stati i rendimenti dell’oro ?
Per darvi un’idea del rendimento dell’oro come investimento, vi mostro un grafico che simula un investimento in oro di 10.000 USD a partire dal 1976 (prima data disponibile nel mio strumento di analisi), confrontandolo con il mercato azionario americano. Un confronto per noi europei più veritiero dovrebbe essere fatto in EUR e rispetto a un paniere azionario europeo o globale. In ogni caso voglio solo illustrare l’andamento dell’ oro rispetto a un investimento anch’esso volatile.
- 10.000 USD investiti in oro a partire dal 1976 ( anno la cui quotazione era di circa 140 USD) sarebbero diventati circa 187.500 USD con un rendimento del 6,32 % annuo composto.
- 10.000 investiti nell’azionario statunitense sarebbero diventati circa 1.785.000 USD con un rendimento dell’11,41 % annuo composto.
In questi numeri si può notare la forza incredibile dell’interesse composto.
Il 6,32 % tutto sommato non è rendimento da disdegnare ma vale assolutamente la pena notare i rischi sostenuti nell’investire in oro.
I tempi di recupero dell’oro dopo le cadute risultano spesso insostenibili per la maggior parte degli investitori. Ad esempio, un investimento avviato nel 1980 avrebbe recuperato il suo valore nominale solo dopo 27 anni. Tuttavia, se consideriamo l’inflazione, il pieno recupero in termini reali è avvenuto solo di recente, ben 44 anni dopo, come evidenziato nel grafico sottostante, aggiornato per tener conto dell’inflazione del periodo
Che si tratti di 44 anni o 27, sono periodi incredibilmente lunghi. Mantenere un invetimento in perdita per 27 anni è impossibile per la maggior parte investitori.
Le emozioni giocano un ruolo cruciale nelle nostre decisioni finanziarie. Quando investiamo, è fondamentale considerare non solo i numeri, ma anche la nostra capacità emotiva di affrontare le oscillazioni del mercato. Alla fine, sono proprio le emozioni e la nostra tolleranza al rischio i principali fattori che influenzano le scelte di portafoglio
E le azioni statunitensi come si sono comportate invece ? Anche loro salgono e scendono ma qual è stato il loro tempo di recupero ?
La caduta massima dell’era moderna è stata di circa il 51 %. E’ stata recuperata in 4 anni e 10 mesi in termini nominali ed in circa 6 anni in termini reali.
Anche in questo caso sebbene il tempo di recupero sia più breve e cadute di questa entità siano saltuarie, non è per nulla semplice vivere un investimento in perdita per 4 anni e noi investitori risparmiatori dobbiamo essere pronti ad affrontare in maniera serena e consapevole qualsiasi tempesta finanziaria.
La chiave per affrontare con serenità qualsiasi situazione finanziaria è un portafoglio diversificato, accompagnato da un giusto livello di rischio e da una solida conoscenza dei nostri investimenti e della strategia operativa.
Una diversificazione efficace, unita a una strategia semplice ma corretta, permette di ridurre significativamente i drawdown e di accorciare i tempi di recupero. Questo approccio aiuta gli investitori a non perdere soldi e a vivere con maggiore tranquillità il percorso finanziario evitando errori dettati dall’eccessiva emotività
Parleremo nei prossimi articoli di diversificazione e di perchè ci può aiutare a ridurre i rischi e raggiungere i nostri obiettivi. La diversificazione nel mondo finanziario è conosciuta come ” l’unico pasto gratis”.
Perchè investire in oro : i suoi vantaggi
L’oro potrebbe fare perte di in un portafoglio diversificato perché ha una bassa correlazione con gli altri asset (azioni e obbligazioni) ed è in grado di ridurre la volatilità totale, malgrado sia di per sé uno strumento molto volatile.
L’oro tende a salire quando gli interessi reali delle obbligazioni sono bassi o addirittura negativi, oppure in situazioni di grossa instabilità finanziaria o geopolitica, infatti è visto come un bene rifugio.
Quando le cose nei mercati vanno molto male, l’oro tende a crescere a differenza delle azioni, che scendono di molto. L’oro può aiutarci nei momenti di maggiore difficoltà, ossia quando le azioni scendono. È pertanto una sorta di assicurazione contro i momenti di grossa tensione finanziaria, tutto però a un costo, perché come visto, il rendimento di lungo termine non è eccellente e il prezzo dell’oro può aver bisogno di moltissimi anni prima di recuperare un drawdown.
Come investire in oro
Ci sono diverse modalità per investire in oro tenendo bene a mente che l’oro è un investimento rischioso.
- acquistando lingotti e monete attraverso aziende specializzate. In questo caso, i costi d’intermediazione possono essere altissimi così come i costi di conservazione. Se lo teniamo in casa, c’è il rischio di furto.
- investendo in azioni aurifere o meglio ancora in ETF (Exchange-Traded Funds) che contengono al loro interno aziende che operano industria dell’estrazione, trasformazione e commercializzazione dell’oro , oppure in ETC ( exchange traded commodities) che detengono oro fisico ed il cui prezzo è correlato all’andamento dell’oro
Cosa ne penso dell’oro ?
L’oro è uno strumento che nasconde diversi rischi. E’ uno strumento di natura speculativa ma che può trovare posto in un portafoglio di medio/lungo termine con lo scopo di diversificare e ridurre la volatilità, piuttosto che per il suo rendimento.
In un portafoglio diversificato, l’oro può essere incluso in misura marginale, pari al 5-10% del totale. Percentuali più elevate rischierebbero di compromettere eccessivamente il rendimento complessivo. Per chi ha obiettivi di breve termine, sconsiglio l’investimento in oro a causa della sua elevata volatilità e dei lunghissimi tempi di recupero.