Mercato sui massimi : è il momento giusto per investire in azioni ?

Quando i mercati azionari sono sui massimi molti investitori si domandano se sia ancora il momento giusto per investire in azioni.

Sarebbe fantastico saperlo, ma la verità è che è impossibile. Il mercato è imprevedibile e la letteratura finanziaria è ricca di previsioni smentite. Diversi studi accademici dimostrano come sia impossibile prevedere costantemente l’andamento dei mercati. Molti sostengono inoltre, che chi ci riesce occasionalmente lo faccia più per fortuna che per abilità. Se fosse davvero questione di bravura, sarebbe possibile farlo con continuità ma ciò non accade.

Peter Lynch è forse il gestore di fondi più famoso della storia. Ecco cosa ne pensa sulle previsioni di mercato: ” non ho mai letto nemmeno una volta il nome di un market timer sulla lista di Forbes che elenca le persone più ricche. Se fosse davvero possibile fare previsioni corrette, ci sarebbe qualcuno che avrebbe fatto miliardi facendolo”.

Vi invito a leggere questo articolo di Forbes intitolato the illusion of market timing. https://www.forbes.com/councils/forbesfinancecouncil/2024/10/21/the-illusion-of-market-timing/

Nonostante ciò, si continuano a fare analisi e creare strategie sulla base delle previsioni di mercato. Perchè ? Le persone piscologicamente hanno bisogno di controllo ed amano l’idea di che qualcuno sia in grado di prevedere il mercato. L’industria finanziaria conosce bene questo aspetto e su esso prospera. La maggior parte dei suoi profitti difatti deriva proprio da questo bisogno umano ed ovviamente hanno solo da perdere a raccontare le cose come stanno.

Ne parlo anche articolo in questo articolo:https://www.maurodipancrazio.it/2023/06/26/lindustria-del-fumo/

L’investitore edotto che agisce razionalmente sa che il mercato è imprevedibile ed è conscio che le previsioni di mercato sono per lui solo un grande svantaggio in termini di rendimento, costo e complessità.

Cosa ne penso: è ancora il momento di investire nell’azionario ?

Come consulente finanziario indipendente alias autonomo , voglio esprimere la mia opinione su questo dubbio degli investitori. La componente psicologica è centrale nei processi d’investimento e qualsiasi dubbio degli investitori è per me una questione fondamentale.

Prima del mercato ci sei tu

Gli strumenti o gli asset da usare sono l’ultima cosa da definire. quando s’investe . I primi aspetti da considerare sono gli obiettivi, l’orizzonte temporale e la tolleranza alle oscillazioni (tolleranza al rischio). Una volta definiti questi elementi, si decide di conseguenza qual’è il portafoglio ottimale e quale la corretta ripartizione tra gli asset (azioni, obbligazioni etc), e quali strumenti utilizzare.

Una volta considerati questi tre parametri, se il portafoglio ottimale prevede una quota azionaria, è lecito porsi la domanda: è il momento giusto per investire in azioni con il mercato ai massimi ? La risposta ci verrà data dall’analisi della tolleranza al rischio che vedremo a breve, ma prima è bene capire alcuni concetti fondamentali sui mercati azionari perchè conoscere aumenta il controllo sulle nostre emozioni.

Il massimo relativo e perchè i mercati crescono sul lungo periodo.

Prima di tutto, è importante chiarire che il concetto di “massimi ” dei mercati azionari è relativo. I mercati finanziari crescono nel tempo e nuovi massimi fanno parte della loro naturale evoluzione. Siamo abituati a vedere grafici che salgono e scendono, ma l’andamento generale, su periodi di lungo termine, tende sempre verso l’alto.

Il motivo di questa crescita è legato alle dinamiche dell’economia. Le azioni crescono perché producono utili. Le aziende che sopravvivono sono quelle in grado di generare utili, le imprese che creano utili sono quelle in grado di soddisfare i bisogni delle persone. È impensabile che le persone non abbiano più bisogni e, per questo motivo, nel lungo termine, gli utili portano i mercati a crescere.

Sul breve e medio termine, invece, i prezzi delle azioni risentono di vari fattori e soprattutto delle stime sugli utili. Inizialmetente quando compriamo un’azione e come se acquistassimo i suoi utili futuri ed il prezzo d’acquisto è pertanto influenzato dalla stima degli utili. Questa dinamica se ci pensiamo accade ogni qualvolta venga rilevata un’attività già avviata , come può essere un bar ad esempio.

Il principio enunciato vale solo se si investe in indici che replicano l’intero mercato azionario globale, diversamente l’assunto perde di validità. Se investiamo in singole azioni , l’azienda può perdere competitività. Con gli strumenti a gestione attiva, il gestore può sbagliare le sue “scommesse” . La stessa cosa vale se s’investe in settori, perchè una tecnologia può cadere in disuso , o singole aree geografiche ,dove un paese può perdere quote di mercato a discapito di altri.

L’analisi della tolleranza al rischio

Nella costruzione di un portafoglio, come abbiamo detto, non si considera dov’è il mercato in un dato momento, poiché non abbiamo alcuna certezza su dove andrà nel breve o medio termine. Tuttavia, sappiamo dove andrà nel lungo periodo.

Si guarda agli obiettivi, all’orizzonte temporale e alla tolleranza alle oscillazioni. Sulla base di queste considerazioni, se è prevista una parte azionaria, la si acquista in qualsiasi situazione di mercato rispettando i pesi decisi. La strategia di gestione che verrà delineata ci indicherà perfettamente come agire anche se il mercato dovesse scendere.

Misurare il corretto livello di tolleranza al rischio è cruciale perchè solo se sarò in grado di “sopportare” le oscillazioni di portafoglio in qualsiasi situazione potrò portare avanti la mia strategia. Il successo dei nostri investimenti dipende da questa capacità e dalla fermezza nell’attenersi alla strategia.

Nell’analisi della tolleranza al rischio, si ipotizzano le reazioni in caso di mercati estremi. In alcune situazioni, il mercato azionario può scendere anche fino al 60%. È ovvio che non si avrà mai il 100% di azioni in portafoglio, la tollerenza al rischio si misura sull’intero portafoglio e non dobbiamo mai considerare il singolo strumento bensì il suo insieme ( diversificazione e decorrelazione). Qui si misura realmente la capacità di tollerare il rischio.

In questa valutazione è fondamentale essere molto attenti e umili, valutando fattori tra cui l’esperienza dell’investitore, eventuali bias di overconfidence (sovrastimare le proprie capacità) e il sentiment di mercato. Se i mercati sono saliti molto negli ultimi tempi, potremmo sovrastimare più facilmente la nostra tolleranza al rischio (recency bias). Inoltre la tolleranza al rischio, a parità di obiettivi, può cambiare nel tempo. Situazioni personali, età, grandezza del patrimonio possono modificare il livello di tollerenza al rischio ed è bene ripetere questa analisi in maniera sistematica.

Cos’è la FOMO

Un altro aspetto psicologico è l’effetto opposto, chiamato FOMO (Fear of Missing Out), ossia il timore di perdere un’opportunità, spingendoci a entrare sul mercato senza un attenta valutazione ed una strategià operativa chiara e decisa ex ante. La FOMO è tipica di coloro che aspettano a lungo un calo del mercato e, vedendo che questo continua a salire, alla fine entrano comunque. Varie volte si finisce per acquistare troppo tardi a ridosso di una caduta , per poi pentirsi e vendere . La FOMO è tipica di chi cerca di fare market timing, ma come dicono molti maestri dell’investimento:

“The only problem with market timing is getting the timing right.” – Peter Lynch

“Time in the market beats timing the market.” – Ken Fisher

Come ridurre il rischio di entrare nel momento sbagliato

E se il dubbio se sia il momento giusto per investire in azioni persiste ? Si può pensare a un’entrata scaglionata (simile ad un PAC ma molto più breve ), che diminuisce la probabilità di entrare al momento sbagliato. E’ comunque solo una modalità da considerare per alleviare il peso psicologico di inziare male ma una volta che sono entrato con tutto il mio capitale cosa succedderà se il mercato scenderà ? Sarò in grado di sostenere l’eventuale drawdown continuando ad implementare la strategia ?

L’entrata scaglionata è considerabile ma non mi convince appieno. A chi ha timore di entrare nel momento sbagliato io consiglio di ridurre la componente azionaria a regime e di aumentarla quando si ha maggiore esperienza e sicurezza sulla propria tolleranza al rischio.

Conclusione : E’ il momento giusto per investire azioni ?

Sapere se è il momento giusto d’investire in azioni è impossibile. Non lasciarti distrarre dai massimi di mercato o dalle previsioni altrui. I mercati continueranno ad avere alti e bassi, come sempre; la chiave per il successo è costruire un piano realistico basato sui tuoi obiettivi, sull’orizzonte temporale e sulla corretta tolleranza al rischio. Un piano corretto contemplerà anche la possibilità di mercati in forte discesa e attraverso la tua strategia , tu saprai esattamente cosa fare è quelle cadute si tramuteranno in occasioni d’acquisto . Che coglierai in maniera quasi automatica.

Quindi, quando senti parlare di “massimi” o di “crisi imminenti”, ricorda che la psicologia, la pianificazione la strategia e la disciplina sono fondamentali per investire con successo. Ignora le previsioni e continua a fare quello che funziona ed è sotto il tuo controllo : costruisci il tuo piano con prudenza e umiltà e restaci fedele, senza tentare di prevedere l’imprevedibile.

“La qualità più importante per un investitore è il temperamento e non l’intelletto” – Warren Buffet